Il software è strutturato nelle seguenti sezioni:
- Dati della procedura
- Creditori
- Patrimonio debitore
- Patrimonio immobiliare
- Patrimonio mobiliare
- Situazione debitoria
- Dati reddituali personali
- Dati reddituali impresa
- Sostenibilità del Debito
- Determinazione proposta
- Compensi spese procedura
- Consolidamento proposta
- Dettaglio Consolidamento
- Riepilogo procedura Creditori
- Tabelle privilegi
- Parametri compensi
Per scaricare la relazione finale, gli allegati e la modulistica del software in formato word o pdf è sufficiente cliccare sul tasto posizionato in alto a destra
e selezionare il formato e il documento da esportare.
Consigliamo di leggere attentamente gli avvisi riportati dal software nella relativa sezione, accessibile cliccando sul tasto in alto a destra.
Il numero visualizzato in corrispondenza dell’icona mostra la quantità di avvisi presenti.
La sezione si presenta come illustrato di seguito.
Gli avvisi vengono aggiornati in tempo reale in relazione alle impostazioni e ai dati inseriti dall’utente. Gli avvisi di colore rosso e giallo sono quelli più importanti, mentre quelli di colore azzurro e verde sono meno rilevati.
In alcuni casi l’avviso sarà collegato ad un contenuto informativo come una Faq o un articolo, che illustrerà più nello specifico la problematica.
In altri casi l’avviso proporrà una tasto di risoluzione automatica del problema, che potrà essere cliccato per risolvere la questione.
L’avviso scomparirà automaticamente una volta che il relativo problema sarà risolto.
Si consiglia quindi di prestare la massima attenzione agli avvisi e di leggerli attentamente.
Nella sezione Dati Procedura dovranno essere inserite tutte le informazioni utili ad indentificare la procedura e gli attori coinvolti. Queste informazioni saranno utilizzate nel software per elaborare automaticamente le relazioni e la modulistica scaricabile in word e pdf.
Alcuni dati sono richiamabili direttamente dall’anagrafica dell’account, cliccando sul tasto verde “Carica da Anagrafica”. Se il progetto è incluso in una pratica, si potranno importare anche i dati della procedura e le anagrafiche inserite dall’OCC o dal proprietario della pratica. Per compiere questa operazione si dovrà cliccare sul tasto giallo “Carica da Pratica”.
I campi contrassegnati con l’asterisco rosso si intendono obbligatori per il corretto funzionamento del software.
Nella sezione Dati Procedura si dovranno indicare le informazioni e le scadenze della procedura. In particolare, si dovrà indicare, al campo “Tipologia Incarico”, se trattasi di incarico ricevuto da parte del Tribunale oppure da Organismo di composizione della crisi. Se invece trattasi del consulente del debitore allora selezionare Consulente di parte.
Il campo “Data Procedura” dovrà essere compilato obbligatoriamente all’avio del progetto. La data della procedura, infatti, è fondamentale per identificare l’arco temporale della stessa. Nelle schermate successive del software, infatti, si farà riferimento a questa data per l’inserimento dei dati realativi ai pagamenti etc.
Una volta definita la procedura, dovranno essere inseriti tutti i dati anagrafici dei soggetti, in particolare:
• Professionista incaricato
• Debitore ed eventuali coobbligati (fino ad un massimo di 4 distinti soggetti)
• Avvocato del Debitore
• Consulente del Debitore
E’ possibile inserire i dati anagrafici attraverso due distinte modalità:
1. Inserirli direttamente da questa sezione inserendoli nelle celle corrispondenti
2. inserirli nell’anagrafica della piattaforma https://webapp.cloudfinance.it/reserved2015/registry.php
e poi caricarli cliccando su:
Attraverso questa seconda modalità ho la possibilità di avere i dati sempre disponibili anche per altre pratiche.
Come evidenziato in precedenza, se il progetto è incluso in una pratica, si avrà accesso anche ai dati anagrafici dei soggetti coinvolti nella procedura, cliccando sul tasto giallo “Carica da Pratica”. Il tasto non comparirà se il progetto non fa parte di una pratica.
In questa sezione vengono richiesti i dati dei creditori. Per inserire i dati di un creditore cliccare su:
Nuovo creditore
Si aprirà una modal per l’inserimento dei dati:
In cui inserirò i dati richiesti. L’asterisco indica quelli obbligatori. Si consiglia comunque di completare l’inserimento con tutti i dati necessari ad indentificare univocamente il debitore, sia per una questione normativa, sia per ottenere un elenco dei creditori completo.
In particolare, si consiglia di inserire la PEC del soggetto interessato, poiché dalla gestione pratiche si potrà inviare massivamente una comunicazione a tutti i creditori, richiamando i dati proprio da questo elenco.
Una volta compilati i campi della modal si potrà inserire il nuovo creditore cliccando sul tasto “Invia” oppure su “Invia e crea nuovo”. Nel secondo caso la modal rimarrà aperta e pronta per un nuovo inserimento.
Con il tasto si elimina definitivamente il creditore dal progetto. Il tasto non compare se il creditore è già stato associato
ad un debito. Per poter eliminare il creditore sarà necessario eliminare i debiti a cui è collegato.
Con il tasto si accede all’elenco dei documenti scaricabili per i creditori. Nei documenti, infatti, ci saranno i riferimenti
del creditore selezionato. Ad esempio si potrà scaricare la lettera di avviso per l’apertura della procedura oppure il dettaglio del consolidamento dei debiti dello specifico creditore.
Eventuali dati aggiuntivi in riferimento ai creditori potranno essere aggiunti nell’area di testo sotto la tabella principale. Il testo inserito sarà inserito nei prospetti word e nella relazione finale.
La sezione è suddivisa in Patrimonio Immobiliare e Patrimonio Mobiliare. Si dovranno quindi indicare tutti i beni nelle disponibilità del debitore e del coobbligato. Per ogni bene è fondamentale indicare un valore di stima, poiché questo sarà utilizzato dal software per giungere ad una ipotesi di soddisfazione in caso di liquidazione dei beni. I beni infatti potranno essere successivamente collegati ai debiti in base ai privilegi che questi vantano nei loro confronti.
Con il tasto si elimina definitivamente il bene dal progetto. Il tasto non compare se il bene è già stato associato ad un debito. Per
poter eliminare il bene sarà necessario eliminare i debiti a cui è collegato.
Con il tasto è possibile modificare il relativo bene.
Per quanto riguarda i beni mobili, è presente una classificazione in tipologia, al fine di guidare l’utente nell’inserimento dei dati e rendere l’elenco più dettagliato. Le tipologie di beni mobili selezionabili sono:
• Abbigliamento e calzature
• Aeromobile
• Attrezzature industriali
• Attrezzature mediche
• Attrezzature varie
• Autovetture
• Bene generico
• Brevetto
• Compendio pignorato
• Computer ed attr. informatica
• Credito periodico
• Credito unitario
• Denaro contante
• Elettrodomestici
• Emolumenti
• Marchio
• Merce deperibile
• Merci varie non deperibili
• Mobili ed arredi per casa
• Mobili ed arredi per ufficio
• Motoveicolo o ciclomotore
• Nave o galleggiante
• Oggetti d'arte o antiquariato
• Preziosi
• Titoli (Azioni, BOT, CCT etc )
Se il particolare bene non è presente nell’elenco sarà sufficiente indicare la tipologia “Bene Generico”. L’importante è sempre indicare il valore di stima del bene.
In questa sezione vengono raccolti i dati relativi a tutti i debiti in essere specificando la categoria del credito vantato da parte del creditore, privilegiato o chirografario e nel caso il bene su cui il privilegio insiste.
La sezione riporterà in testa una tabella riassuntiva dei debiti inseriti classificata in ordine alla tipologia degli stessi. Sarà inoltre presente un grafico a torta relativo a questa suddivisione.
Inoltre si potrà osservare anche la suddivisione tra debiti di natura personale e per attività d’impresa. Si ricorda infatti che il piano del consumatore può essere preferito all’accordo quando i debiti sono in prevalenza di natura personale. In caso contrario si dovrà optare per l’accordo.
Per l’inserimento dei debiti il software prevede due modalità, una semplice e un’altra avanzata. La differenza sostanziale tra queste due modalità è nella scelta automatica del privilegio relativo al debito. Nella modalità semplice, infatti, sarà il software ad impostare il privilegio più appropriato in base alla tipologia di debito inserito. Se ad esempio si seleziona una tipologia di debito come il “Mutuo Ipotecario immobiliare”, il software assocerà in automatico al debito un Privilegio Immobiliare, in questo caso l’Ipoteca Immobiliare di Grado 1, di natura Speciale. L’ordine di soddisfo assegnato sarà il 6. L’utente dovrà quindi solo indicare a quale immobile o mobile è collegato il privilegio assegnato. Nel caso il privilegio è di natura Generale non sarà necessario scegliere un bene, poiché il privilegio insisterà su tutti i beni immobili o mobili.
Se invece si vuole agire analiticamente nella scelta del privilegio si dovrà selezionare la modalità avanzata. In questo caso si dovrà indicare la tipologia di privilegio tra Immobiliare. Mobiliare e Chirografario. Successivamente si dovrà selezionare il relativo privilegio dall’elenco, filtrato in base alla scelta precedente. Per modificare, eventualmente, la natura e l’ordine di soddisfazione dei privilegi si dovrà selezionare dal menu laterale la sezione “Tabella privilegi”. In questa sezione è possibile personalizzare in base alle proprie convinzioni giuridiche le tabelle principali dei privilegi immobiliari e mobiliari. Sarà possibile anche aggiungere nuovi privilegi. La modifica avrà effetto solo sul progetto in questione.
Cliccando su Nuova situazione debitoria si aprirà una modal per l’inserimento.
Inserimento debito in modalità Semplice
Inserimento debito in modalità Avanzata
Una volta inseriti i dati richiesti si deve cliccare sul tasto Invia oppure su Invia e crea nuovo con il quale ottengo lo stesso risultato ovvero il salvataggio e contemporaneamente mi si apre un’altra schermata per l’eventuale inserimento di altri dati relativi ad un ulteriore finanziamento.
I campi contrassegnati con l’asterisco rosso sono obbligatori per l’inserimento. Si consiglia comunque di compilare tutti i campi a disposizione. In particolare, è consigliabile indicare la rata media del debito, poiché questa sarà utilizzata dal software per giungere ad un rapporto rata-reddito, utile a definire la condizione di sovraindebitamento. La data di stipula o concessione del prestito, unitamente al reddito all’epoca del finanziamento saranno utili a descrivere maggiormente l’evoluzione nel tempo della situazione debitoria.
In basso sono presenti due aree di testo, dove è possibile descrivere la situazione debitoria e indicare eventuali atti impugnati dai creditori. I contenuti testuali inseriti saranno riportati nella relazione conclusiva.
Debiti erariali e contributivi
Particolare attenzione deve essere rivolta ai debiti erariali e contributivi. Se tali debiti non sono stati ancora oggetto di rateizzo o si è perso tale beneficio, abbiamo due strade:
1. inserisco comunque un'ipotesi di consolidamento (inserendo il valore nella cella Rata media mensile), in tal modo il software riesce a calcolare un rapporto rata/reddito altrimenti ed evito il problema se considero il pagamento in un'unica soluzione di falsare tale rapporto che sarebbe spropositato soprattutto se i debiti fiscali sono di importo rilevante;
2. Nella cella Rata media mensile inserisco il valore zero, in tal modo il valore della cartella non rientrerà nel rapporto rata/reddito.
Ad esempio, ho una cartella per imposte per € 12.000 che mi è stata notificata alcuni mesi fa ma non ho proceduto né a pagarla e né a chiedere istanza di rateizzo. In questo caso il debito verso l’agente di riscossione è di € 12.000 e la rata sarebbe dello stesso importo dato che dovrei pagarla in un’unica soluzione. Facendo così però avrei un rapporto rata/reddito altissimo e che mi farebbe sballare tutto il piano. Per evitare ciò devo inserire il valore di una rata (nella cella Rata media mensile) simulando un piano di rateizzo anche se non ho ancora proposto piano di rateizzo.
Gestione privilegi Debiti tributari e previdenziali
Nel caso di debiti tributari e previdenziali accade che il debito sia suddiviso in: tributo/contributo, sanzione/somme aggiuntive e interessi. In tal caso ogni categoria ha un suo grado di privilegio distinto. Per cui, nel caso ad esempio si debba inserire il valore di una cartella di € 685,00 in cui compare:
IRES € 500,00
Sanzioni IRES € 120,00
Interessi 65,00
Dovrò creare tre nuove situazioni debitorie per ogni tipologia anche se appartiene alla stessa cartella ed allo stesso tributo.
In questa sezione del software si dovranno indicare i redditi percepiti dal debitori e da eventuali coobbligati e le relative spese del nucleo familiare. L’obiettivo è quello di giungere ad un reddito disponibile per il piano, che verrà quindi confrontato con l’ipotesi di consolidamento dei debiti al fine di valutarne la sostenibilità. Il dato relativo al reddito attuale viene inoltre utilizzato per calcolare il rapporto rata-reddito, che definisce lo stato di sovraindebitamento del soggetto interessato.
Dati reddituali del debitore
Inserire il valore del reddito mensile del debitore e dei coobbligati liquido ed utilizzabile effettivamente per le spese e per ripagare i creditori. Si precisa che alcuni tribunali non consentono l’inserimento della tredicesima o quattordicesima anche se la spalmo nei dodici mesi.
Tipologia inserimento spese
Ho 3 diverse opzioni per il calcolo delle spese del debitore:
1. Tipologia familiare ISTAT, spese determinate dall’ISTAT sulla base dei componenti familiari
2. Area Geografica ISTAT, spese determinate dall’ISTAT sulla base delle diverse aree geografiche
3. Dettaglio spese Manuale, in questo caso inserirò puntualmente le singole spese effettive del debitore
Dati procedura
In base ai dati inseriti relativi al reddito e alle spese del debitore, considerando anche le informazioni circa la situazione debitoria ed il patrimonio, verrà presentato un prospetto riassuntivo della situazione del debitore.
Immobile prima casa
Selezionare dalla finestra a tendina quale tra gli immobili è quello considerato come prima casa. In tal modo sarà possibile determinare il valore complessivo del patrimonio del debitore al netto di quest’ultimo.
In basso alla pagina sono presenti delle aree testuali che dovranno essere utilizzate per descrivere la situazione reddituale dei soggetti coinvolti nella procedura e le spese che caratterizzano la situazione familiare. I contenuti inseriti saranno inseriti nella relazione finale.
Selezionare dalla finestra a tendina quale tra gli immobili è quello considerato come prima casa. In tal modo sarà possibile determinare il valore complessivo del patrimonio del debitore al netto di quest’ultimo.
In basso alla pagina sono presenti delle aree testuali che dovranno essere utilizzate per descrivere la situazione reddituale dei soggetti coinvolti nella procedura e le spese che caratterizzano la situazione familiare. I contenuti inseriti saranno inseriti nella relazione finale.
Dati reddituali storici
La legge 3/2012 richiede una indicazione circa l’evoluzione del reddito del debitore, al fine di relazionarlo con la situazione debitoria. A tal fine è consigliabile compilare la tabella dei Dati Reddituali storici, che comprenderà tutti i soggetti coinvolti nella procedura. I dati non sono indispensabili per l’elaborazione della relazione e del riparto, ma sono richiesti dalla norma e quindi dovranno essere indicati nell’apposita sezione.
Eventuali descrizioni o precisazioni potranno essere inserite nell’area di testo sottostante. I contenuti saranno riportati nella relazione finale.
In questa sezione si dovrà inserire la situazione reddituale dell’impresa. Si dovrà quindi compilare il conto economico degli ultimi 3 anni, al fine di giungere ad un valore del MOL (Margine Operativo Lordo), che sarà considerato dal software come reddito d’impresa disponibile per ripianare i debiti. Il MOL sarà utilizzato anche per valutare lo stato di equilibrio finanziario del soggetto, al fine di valutare l’eventuale sovraindebitamento. A tal fine sarà sommato con il reddito disponibile personale e confrontato con la massa debitoria totale ed in particolare con le rate annue dei finanziamenti. Il risultato sarà analogo al rapporto rata reddito che si calcola per il piano del consumatore.
Per gli anni previsionali si potrà utilizzare l’apposita funzione di generazione. Il software prenderà in considerazione le previsioni dell’ISTAT. In tal modo con un click si potrà, partendo dall’ultimo anno a consuntivo, generare un previsionale per gli anni futuri. Va specificato che il previsionale sarà considerato anche ai fini della verifica della sostenibilità del piano di consolidamento dei debiti. Eventuali variazioni del MOL saranno quindi considerate ai fine della verifica della sostenibilità. Il reddito personale, invece, sarà considerato costante per gli anni previsionali.
Nella seconda tabella il software verifica i Presupposti Oggettivi (Art. 1 Legge Fallimentare). L’ultima colonna della tabella espone il risultato della verifica.
Eventuali considerazioni circa lo stato reddituale dell’impresa possono essere descritti nell’area di testo sottostante. Il testo sarà riportato nella relazione finale dell’accordo.
Come accennato in precedenza, per la procedura dell’accordo, il software confronta il reddito disponibile del soggetto con il totale delle rate di debito. Il fine è quello di giungere ad un rapporto rata reddito, simile a quello proposto per il piano del consumatore. La differenza sostanziale tra le due procedure è quella di considerare anche il reddito dell’impresa disponibile, quindi il MOL, per aggiungerlo a quello personale.
La sezione “Determinazione Proposta” serve ad indicare eventuali stralci al debito da consolidare. A tal fine viene riportata anche un’ipotesi di soddisfazione dei debitori in caso di liquidazione del patrimonio.
Ipotesi liquidatoria
Il software calcola in automatico la percentuale di soddisfazione del singolo debito in un’ipotesi liquidatoria dei beni del debitore. A fianco viene riportato il valore di soddisfo determinato dalla percentuale calcolata precedentemente. Posso però modificare i gradi di privilegio dalla sezione Tabella privilegi.
Ipotesi piano del consumatore
E’ possibile indicare una percentuale di soddisfo dei creditori da confrontare con una eventuale ipotesi liquidatoria. Si ricorda, a tal proposito, quanto stabilito dall’art. 7: E' possibile prevedere che i crediti muniti di privilegio, pegno o ipoteca possono non essere soddisfatti integralmente, allorché ne sia assicurato il pagamento in misura non inferiore a quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale sul ricavato in caso di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o ai diritti sui quali insiste la causa di prelazione, come attestato dagli organismi di composizione della crisi.
Il valore del debito determinato nell’ipotesi Piano del consumatore è quello che viene preso in considerazione per il consolidamento.
In questa sezione determinerò i compensi da corrispondere sia all’OCC che le spese di giustizia. L’importo dell’attivo e del passivo è automaticamente determinato dal software. Per quanto riguarda il passivo, questo è costituito dal totale del debito residuo da consolidare, mentre l’attivo sarà pari al valore del debito residuo da consolidare, al netto degli interessi. Per tale motivo se si modifica il valore di un debito residuo oppure si modifica la percentuale di soddisfazione di un debito, si dovrà verificare se i nuovi valori dell’attivo e del passivo sono conformi al compenso impostato in precedenza. La norma infatti (art. 16 D.M. 202/2014) definisce un minimo ed un massimo richiedibile come compenso, determinato proprio in relazione all’importo dell’attivo e del passivo della procedura.
Il software accetterà anche valori di compenso inferiori al minimo richiedibile, poiché è prassi per queste procedure richiedere meno del minimo di legge. Non accetterà invece valori superiori al massimo.
L’importo della Riduzione e del Rimborso Indennità, previste dalla norma, sono configurabili dall’utente.
È possibile scegliere due diverse modalità per la gestione dei pagamenti dei prededucibili:
1. AUTOMATICA
Il software, rispetto al reddito disponibile, determina automaticamente il pagamento dei prededucibili. Si ricorda infatti che i crediti prededucibili dovranno avere la priorità rispetto a tutti gli altri crediti.
Una volta fatto ciò, devo decidere la data di inizio del pagamento dei prededucibili rappresentati dal totale delle spese della procedura e dall'OCC e dalle spese di giustizia. Solo dopo aver pagato tutte queste spese si potrà provvedere al pagamento anche di tutti gli altri debiti. Ciò proprio in considerazione del fatto che i primi sono prededucibili.
Nella sezione Consolidamento proposta verrà indicata la data in cui potrà iniziare il pagamento di quest'ultimi debiti che è calcolata automaticamente dal software sulla base del reddito disponibile. Tale procedura automatizzata permette di evitare l’errore di pagare gli altri debiti prima di aver pagato i prededucibili, cosa vietata dalla legge.
Vedremo che nella sezione successiva è possibile comunque derogare a tale automatismo.
Una volta decisa tale data, il software indicherà nella tabella sottostante quando verranno effettuati i pagamenti.
2. MANUALE
Decide l’utente come e quando pagare i prededucibili
Scegliendo questa opzione l’utente potrà gestire in modo totalmente autonomo i debiti prededucibili indicando il valore dei pagamenti annuali nelle celle della tabella in basso. Dato che in tal caso è anche possibile provvedere al pagamento degli altri debiti prima dei prededucibili, ricordiamo che la legge espressamente stabilisce il divieto di tale scelta e quindi si consiglia di prestare la massima attenzione.
Come si vede dall’esempio, scegliendo l’opzione Manuale ho previsto il pagamento di € 3.360 nel 2017 e € 1404.72 nel 2018, un anno prima rispetto all’ipotesi calcolata dal software nell’ipotesi Automatica precedente. Nella sezione Dettaglio Consolidamento il software mi segnalerà la necessità di reperire ulteriori risorse e dovrà essere l’utente ha spiegare come le reperirà.
In questa sezione si dovrà indicare l’ipotesi di consolidamento dei singoli debiti da proporre ai creditori.
I dati di riepilogo vengono aggiornati in tempo reale ogni qualvolta si consolida un debito. Il software permette di consolidare tutti i debiti automaticamente. Verrà consigliato un periodo di ammortamento e una data inziale coerente con la disponibilità del debitore in termini di reddito disponibile e con il valore totale del debito da consolidare. La procedura automatica è eseguibile cliccando sul tasto “Consolida tutti”. Tutti i debiti verranno quindi consolidati secondo i parametri impostati dall’utente o consigliati dal software.
N.B. Il software prevede un arco temporale massimo di 30 anni, a partire dalla data di inizio delle procedura. Se il debito da consolidare è molto grande, rispetto al reddito disponibile per pagare le rate, il software consiglierà di apportare delle ipotesi correttive al piano, al fine di rendere sostenibile il consolidamento. In tal caso si potrà stralciare ulteriormente il debito, operando nella sezione “Determinazione Proposta”, prevedere dei pagamenti inziali cash per qualche debito, giustificando il fabbisogno nella sezione “Dettaglio consolidamento”, oppure considerare un reddito aggiuntivo nella sezione “Dati reddituali personali”.
La tabella di dettaglio del consolidamento presenterà delle righe rosse se il debito non è stato ancora consolidato oppure se c’è qualche incongruenza nei dati. È possibile infatti che dopo aver consolidato un debito, si è deciso di variare un compenso oppure lo stesso valore del debito. In questi casi è probabile che la data di consolidamento non è più adeguata al caso oppure il valore del debito da consolidare non è più quello precedente, quindi il piano dovrà essere rettificato.
Il software permette di rettificare massivamente tutte le incoerenze, cliccando sul tasto “Rettifica incoerenze”. In tal caso si opererà, a seconda dei casi, rettificando il debito totale da consolidare o la data di inizio dei piani. In alcuni casi sarà comunque richiesta un’azione manuale da parte dell’utente, se l’incoerenza permane e il software non può correggerla automaticamente con i dati a disposizione.
Per consolidare un debito singolarmente oppure modificare il consolidamento già impostato, si dovrà cliccare in corrispondenza del debito in tabella sul tasto “Definisci” oppure “Modifica”. Si aprirà una modal come quella riportata di seguito:
Modalità Automatica: il software creerà automaticamente il piano di ammortamento per la restituzione del debito sulla base dei parametri inseriti: Pagamento cash, N. Rate mensili, Data I rata ed il tasso di interesse. Un eventuale pagamento cash prevede una quantità di capitale corrisposto alla prima rata del piano, tipo maxi rata inziale o anticipo. Un eventuale pagamento cash iniziale dovrà essere giustificato nella sezione dettaglio consolidamento, poiché andrà a determinare, molto probabilmente, un fabbisogno finanziario. Tale pagamento potrà essere coperto, ad esempio, con la vendita di un cespite, che potrà essere descritta nell’area testuale a disposizione dell’utente nella sezione.
La data della prima rata potrà essere solo successiva al pagamento dei prededucibili, in questo caso dal 31/03/2017 (per approfondire la questione del pagamento dei prededucibili vedere nella sezione Compensi e spese procedura).
Una volta generato il piano è possibile modificare le singole rate annuali manualmente. Cliccando sul tasto conferma si assocerà il piano di consolidamento al debito in questione. Il software controllerà se il capitale totale del piano coincide con quello del debito residuo da consolidare. In caso contrario darà un messaggio di errore e non sarà possibile confermare il piano.
Modalità Manuale: se si sceglie l’opzione di inserimento manuale, la modal sarà la seguente:
Dovrò prima inserire il numero di rate mensili e la data della prima rata e successivamente il valore della rata che pagherò per ogni anno. In questo caso la scelta della prima rata, a differenza dell’opzione Automatica, non condiziona il piano di ammortamento ma serve solo come indicazione visiva nella tabella del Dettaglio consolidamento. Per tale motivo bisogna prestare attenzione, se per esempio inserisco come data prima rata il 31/03/2017, dovrò inserire un valore di restituzione nelle caselle corrispondenti all’anno 2017.
Inserimento corretto:
Inserimento errato o non coerente:
In questo caso devo modificare la Data della I rata selezionando un mese dell’anno 2018, anno in cui inizierò la restituzione del debito
Pagamento debiti prima dei prededucibili
Abbiamo detto che è possibile derogare al divieto del pagamento degli altri debiti prima che siano stati soddisfatti i prededucibili rappresentati dal compenso OCC e dalle spese della giustizia. Per fare ciò basta cliccare all’interno del menù “Modalità di inserimento” la generazione “Manuale” del piano di ammortamento che permette di poter prevedere l’inizio dei pagamenti anche prima che siano soddisfatti i prededucibili.
Tale impostazione non è consentita dalla legge ma abbiamo comunque voluto lasciare un’ampia autonomia di scelta.
Extra reddito da utilizzare in un anno in particolare
Questa ipotesi si verifica se un anno ho un extra reddito rappresentato da un’entrata straordinaria e lo voglio mettere a disposizione per pagare una quota di quel particolare debito o di tutti i debiti. Facciamo un esempio.
Mutuo debito residuo (anno 2017) € 150.000
Entrata (anno 2018) derivante dalla vendita di un cespite € 100.000
Decido di destinare le risorse ricavate dalla vendita al pagamento del mutuo, per far ciò nel Consolidamento proposta/Definisci/Automatica dovrò inserire il pagamento cash di 100.000 euro e generare il piano di ammortamento per il capitale residuo. Posso operare anche in manuale, inserendo i dati nella tabella sottostante.
Nel 2019 pagherò la maxi rata di € 109.236,70, comprensiva del pagamento inziale di 100.000 e delle rate previste dal piano per l’anno 2019. Per gli anni successivi si seguirà il normale andamento del piano.
Una volta impostato il pagamento cash e il relativo piano per il debito residuo, si dovrà giustificare questo extra reddito nella sezione “Dettaglio Consolidamento”.
Basterà quindi inserire come “Altre Entrate” il valore di 100.000 euro per ristabilire l’equilibrio finanziario. E’ consigliabile inoltre argomentare la vendita o l’extra reddito nell’area di testo della sezione.
N.B. Una volta impostati eventuali pagamenti inziali cash per determinati debiti, sarà possibile eseguire il consolidamento di tutti i debiti in maniera automatica. Questa procedura, infatti, tiene conto di eventuali valori già impostati per il pagamento cash e conserva le scelte preimpostate. La procedura può essere vantaggiosa e veloce nel caso si vuole sfruttare al massimo il reddito disponibile del soggetto e portare quindi il piano dei pagamenti al minimo periodo ipotizzabile.
Nella sezione “Dettaglio Consolidamento” viene riportato il dettaglio di tutti i piani di consolidamento impostati e un pannello di riepilogo, dove sarà possibile verificare la sostenibilità finanziaria globale. Nella tabella di dettaglio sarà possibile reimpostare un determinato piano, cliccando sul tasto “Modifica”. La procedura sarà identica a quella descritta per la sezione “Consolidamento Proposta”, alla quale si rimanda per approfondimenti.
N.B. In caso di fabbisogno finanziario la relativa riga della tabella di riepilogo si colorerà in rosso negli anni interessati.
La Posizione Finanziaria Netta (Pfn) esprime l’ammontare dei debiti di natura finanziaria considerati al netto delle disponibilità liquide e delle attività prontamente liquidabili.
Posizione Finanziaria Netta = Passività finanziarie – (Disponibilità liquide + Attività finanziarie correnti)
Nella sezione Posizione finanziaria netta nel primo prospetto la PFN è rappresentata con il segno negativo se le disponibilità liquide sono maggiori dei debiti finanziari mentre nel secondo prospetto con il segno positivo. La differenza è solo di esposizione ma non vi è alcuna differenza nel valore assoluto. Il primo è quello utilizzato dalla letteratura aziendalistica, il secondo è quello rappresentato dalla Consob.
Dalla definizione segue che nel suo caso, non riscontrandosi alcuna passività finanziaria, la Pfn risulta tecnicamente negativa e, ad esempio, per l’anno 2017 è pari a - 4.996.419 e coincide (in valore assoluto) con l’ammontare delle liquidità e dei crediti finanziari correnti. Il segno meno sta ad indicare che il valore dei debiti finanziari (nel suo caso pari a 0) è inferiore al valore delle attività correnti. Di conseguenza, se ci limitiamo a considerare le passività finanziarie, l’azienda non risulta indebitata, la Posizione Finanziaria Lorda è pari a 0, mentre l’indebitamento finanziario netto (espresso dalla Pfn) è negativo.
In definitiva, il calcolo della Pfn prevede la somma algebrica di componenti positivi (i debiti finanziari) e di componenti negativi (le attività correnti). Queste ultime sono componenti negativi della Pfn nel senso che vanno sottratti alle altre quantità, ovvero considerate con il segno meno nel calcolo della Pfn.
Quanto appena esposto è perfettamente rappresentato nel secondo prospetto incluso alla schermata ‘Posizione Finanziaria Netta’. Nel suo caso i debiti finanziari sono sempre nulli e può notare come i valori delle attività finanziarie correnti e delle disponibilità liquide siano riportati tra parentesi, ad indicare convenzionalmente che tali quantità vanno sommate con il segno negativo alle altre quantità del prospetto. Ne segue che il valore risultante della Pfn non può che essere negativo. Alla luce di ciò, il verso e la colorazione degli indicatori di tendenza risulta del tutto coerente. Nel passare da € 1.559.411 nel 2016 ad € 1.334.088 le attività finanziarie correnti sono in calo del 14,4% e la freccia orientata verso il basso (ad evidenziare una riduzione del valore) e di colore rosso (ad evidenziare un trend negativo, di decrescita per l’azienda) esprime proprio questo, indipendentemente dal fatto che quei valori sono rappresentati tra parentesi (ovvero con il segno negativo) poiché è con tale segno che debbono essere sommati per ottenere la Pfn. Allo stesso modo la Pfn, nel passare da un valore di € -4.485.966 nel 2015 ad € -5.938.610 nel 2016, evidenzia un trend in miglioramento, dato che più piccola è la Pfn, tanto meglio è per l’azienda e ciò vale anche per valori negativi della Pfn. Il valore del 2016 è (algebricamente) inferiore a quello del 2015 e riflette un aumento delle attività correnti rispetto alle passività, il che è, appunto, un fatto positivo per l’azienda.
Il calcolo è effettuato diversamente nel primo prospetto della schermata ‘Posizione Finanziaria Netta’, che a differenza dell’altro, è esposto in conformità alla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed alla raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005. Tali standard prevedono che il valore della Pfn sia rappresentato con il segno opposto rispetto alla definizione della Pfn richiamata in precedenza. Ciò fa sì che i valori della Pfn non siano più negativi, come da definizione, ma diventino positivi. L’interpretazione delle quantità in gioco ed il senso degli indicatori di tendenza, tuttavia non cambia.
Nella sezione “Riepilogo Procedura Creditori” viene proposto un riepilogo della procedura calcolato per creditore. Se un creditore vanta più di un debito nei confronti del debitore e questi debiti sono stati inseriti come righe distinte nella situazione debitoria, il prospetto in questione risulta molto utile per riassumere la situazione in relazione ai singoli creditori coinvolti.
In primo luogo, viene proposto un riepilogo dei crediti, suddivisi in privilegiati immobiliari, mobiliari e chirografari. Viene inoltre rappresentata l’ipotesi di percentuale di soddisfazione nel caso ipotetico di liquidazione dei beni e quella nel caso specifico del piano del consumatore.
Per ogni creditore, inoltre, viene riportato il piano di consolidamento complessivo, calcolato accorpando eventuali rate di debiti diversi previste nel piano.
Il software prevede una classificazione dei privilegi secondo una interpretazione delle normative e leggi collegate. Questa classificazione potrebbe essere non condivisa da parte dell’utente, che, quindi, ha la possibilità di modificarla o integrarla attraverso le sezioni “Tabella Privilegi Immobiliari” e “Tabella privilegi mobiliari”.
Per ciascuna tabella sarà possibile modificare l’ordine di soddisfazione e la natura del privilegio. Alla fine della tabella sono riportati dei privilegi personalizzabili, anche per la descrizione, i riferimenti normativi etc.
N.B. Le modifiche apportate alle tabelle dei privilegi avranno effetto solo sul progetto in questione.
La sezione “Parametri Compensi” illustra il procedimento utilizzato per giungere ai parametri minimi e massimi relativi al compenso, seguendo le direttive del D.M. n.30 del 25.01.2012.
La tabella verrà inoltre integralmente riportata nell’allegato word relativo all’istanza di liquidazione del compenso.
Alla sezione Check Listi il software propone un comodo elenco relativo alla documentazione esaminata per elaborare la relazione. La check list è già precompilata secondo una casistica generica. Tutte le righe sono però modificabili o cancellabili. Il massimo delle righe a disposizione è 150. Di fianco a ogni riga c’è una spunta, da selezionare qualora il documento è stato esaminato ed è presente nella documentazione.
La funzionalità non è collegata a nessun processo di calcolo del software ed ha uno scopo puramente informativo. Per tale motivo può essere sfruttata dall’utente nella maniera più comoda ed opportuna.
N.B. La check list verrà riportata nella relazione finale del piano.